Villa Marcello-Gazzotti – Bertesinella
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E’ estremamente interessante perché è un altro modo di declinare il fornice centrale che noi abbiamo visto fino adesso. Un modo molto più vicino ai palazzi di città, perché l’intelaiatura è molto vicina a quella di palazzo Porto Festa, oppure abbastanza simile, anche se non si usa l’ordine gigante, a Palazzo Valmarana. |
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Abbiamo quindi sette partiture o sette intercolumni perché inserite tra un pilastro e l’altro il cui ritmo è estremamente armonico, perché le aperture della facciata hanno le stesse dimensioni delle partiture murarie non come a villa Godi, dove la parte centrale è più ristretta rispetto alle ali laterali: quindi hanno lo stesso identico respiro, questo dà una dilatazione del ritmo. La presenza del timpano diviene fondamentale in queste costruzioni. |
Abbiamo quindi sette partiture o sette intercolumni perché inserite tra un pilastro e l’altro il cui ritmo è estremamente armonico, perché le aperture della facciata hanno le stesse dimensioni delle partiture murarie non come a villa Godi, dove la parte centrale è più ristretta rispetto alle ali laterali: quindi hanno lo stesso identico respiro, questo dà una dilatazione del ritmo. |
Poi vediamo la parte posteriore. Questa è stata fotografata solo per documentare una cosa: in una città UNESCO in cui tutti i monumenti palladiani sono vincolati, come succede spesso nelle ville frazionate fra molti eredi, che non riescono a mettersi d’accordo, si lascia andare la villa in sfacelo, abbandonandola e privandola di ogni controllo, qualcuno si è permesso di aprire due lucernari nel solaio per dar luce e renderlo zona abitabile. Questo per farvi notare come il tempo scorra anche per queste ville anche in questo senso profondamente negativo. |
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